Riprendono gli incontri nella Baita del Silenzio
Fermati. Entra. Sarai accolto
“Uno spazio dedicato al silenzio e alla preghiera. Di tutti, indipendentemente dal credo religioso”. Così scriveva proprio un anno fa, in occasione dell’inaugurazione della Baita del Silenzio all’Associazione Kim, l’Agensir, l’Agenzia di stampa della Conferenza Episcopale Italiana. Presenti quel giorno, il 27 ottobre 2018, al fianco dei rappresentanti di Kim, anche quelli del Centro Astalli, della Coreis (Comunità Religiosa Islamica Italiana), della Chiesa Evangelica, del Centro Buddista Zen Anshin di Roma, della Chiesa Ortodossa di Santa Caterina Martire di Roma e della Chiesa Cattolica.
Un progetto ambizioso ma al contempo semplice quello di creare un luogo dove gli ospiti dell’Associazione Kim e dei Centri d’Accoglienza vicini potessero ritrovarsi in raccoglimento per ascoltare, meditare ed esprimere il proprio credo. E proprio questo è avvenuto nel corso dell’anno, in particolare durante gli ormai tradizionali incontri interreligiosi, dedicati – ogni primo venerdì del mese – a un tema particolare.
La Luce, la Speranza, la Fraternità, il Perdono, la Preghiera, il Digiuno – Ramadan sono stati gli argomenti – scelti proprio dagli ospiti di Kim – per la preghiera condivisa. Condivisa anche con i volontari, gli operatori del Centro, le ragazze impegnate nel Servizio Civile e i rappresentanti religiosi.
Un anno è passato e, dopo la pausa estiva, è tempo di fare bilanci e ritrovarsi. Il prossimo incontro, dedicato questa volta al tema dell’Accoglienza, sarà quindi venerdì 4 ottobre alle ore 19, in coincidenza con la festa di San Francesco d’Assisi, quel Francesco che dialogò con il Sultano musulmano.
Per organizzarlo, ma anche per fare un primo bilancio sulla strada percorsa e per immaginare il futuro di questo luogo santo, la piccola baita di legno ha ospitato la scorsa settimana una riunione fra alcuni membri e amici dell’Associazione KIM – fra cui l’Imam Abdoul Bassite – ormai affezionati agli appuntamenti del venerdì.
La Baita – hanno confermato tutti – ha significato in questo anno un luogo fisico, prezioso ed unico dove è possibile rispettare le diverse fedi, dove nel concreto si vive il valore della diversità, della dignità dell’essere umano, dove è possibile ascoltare la Parola nella propria lingua. Ancora, un luogo unico dove sperimentare, vivere un’esperienza arricchente, di accrescimento anche culturale. Un luogo che ci aiuta ad incamminarci insieme verso il Dialogo interreligioso, quel Dialogo di cui tanto si sente parlare nella teoria ma che raramente è poi vissuto nel concreto dai fedeli con i loro pastori. Dove è possibile trovare punti di incontro, a partire dall’esperienza umana.
La Baita del Silenzio sta cominciando ad avere una sua storia. Entrando già si toccano con mano i segni evidenti del passaggio di chi l’ha frequentata e ha lasciato una testimonianza. E questo è molto bello. Ci fa sentire parte di un cammino più grande che ci ha preceduti e che continuerà anche dopo. Un ‘decalogo del dialogo interreligioso’ e piccoli fascicoli sui temi affrontati, tutti appesi alla parete di legno, aiutano chiunque entri in Baita a sentirsi coinvolto con spirito aperto e rispettoso. Una cartina geografica del mondo racconta poi che gli ospiti della Casa di Kim vengono da molto lontano.
Per coinvolgere sempre di più e sempre meglio anche i bambini – presenza preziosa alla Baita del Silenzio per il contributo d’allegria e per il ruolo di piccoli musici – un’attenzione particolare si vorrebbe dedicare durante i prossimi incontri alla modalità del racconto.
Ecco lo spirito con cui gli amici della Baita del Silenzio si avviano a festeggiare il primo compleanno di questo spazio nato, prima di tutto, per accompagnare gli ospiti dell’Associazione KIM e dei Centri d’Accoglienza situati nello stesso Parco Bellosguardo. Per offrire una risposta a chi, in un momento tanto particolare della propria vita come quello della malattia, senta il bisogno di raccogliersi, condividere, recuperare coraggio e speranza.
Per informazioni sui prossimi incontri interreligiosi, contattare Bernadette Guarrera bernadette.guarrera@gmail.com Telefono: 333/4213754