A un anno dall’inizio della gerra in Ucraina
La storia di Ilia, nato in Ucraina quattro anni fa, è anche la storia di un padre, sempre al fianco di suo figlio nella dura battaglia contro il cancro. E quella di una madre che, quando è scoppiata la guerra, era incinta e non poteva viaggiare. Nessuna possibilità di curare suo figlio a casa, di tenerlo vicino: l’unica speranza di vita – per chi vive in povertà e fugge dalla guerra – è appesa al filo sottile di un viaggio e all’accoglienza in un altro paese dove ricevere le cure necessarie è ancora un diritto. Papà e bambino hanno attraversato il confine con la Romania nell’aprile 2022 e sono arrivati spaventati. Tanto dolore alle spalle. Incognite e paura davanti ai loro occhi. Ma il sorriso contagioso del nostro piccolo amico è tornato presto, nonostante le cure pesanti, i ricoveri e la lontananza, a conquistare tutti noi. Poi, nel dicembre 2022, è diventato anche il sorriso di suo padre. Ancor prima di quanto potessimo sperare è arrivata la dichiarazione dei medici che l’avevano in cura all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: la malattia è regredita! Oggi padre e figlio sono tornati in Ucraina e la famiglia è cresciuta con una nuova sorellina. I controlli dovranno continuare, ma la battaglia contro il cancro è finita. Almeno quella.